Si sono spesi litri di inchiostro, anche di pregio, per definire il Martini perfetto. Quindi tanto vale utilizzare anche qualche byte.
Dislclaimer: questo è il mio Dry Martini ideale, vuol dire che potete non essere d'accordo, ma sappiate che non vi stimo per niente ed inoltre, se mai me ne preparaste uno diverso da questo, non vedreste altro che le mie tasche gonfie di euro che si allontanano verso il vostro concorrente.
Adesso, mandate a letto i bambini e facciamo sul serio.
Per fare questo cocktail vi serviranno:
Un ottimo Gin (da Hendrick's in su - Meglio Martin Miller's, Monkey 47...)
Del ghiaccio (mi raccomando che sia freddo, ça va sans dire )
Due olive
Del Vermouth secco (Martini extra dry, va bene).
Riempite due coppe da Martini di ghiaccio in modo che si raffreddino ben benino.
Prendete un boston shaker e riempitelo di ghiaccio.
Versateci dentro 5 gr di Vermouth.
Chiudete ed agitate.
Svuotate la parte liquida aiutandovi con lo strainer e mantenete il ghiaccio nel boston.
Agitate ancora solo il ghiaccio e svuotate nuovamente.
Effettuate l'operazione precedente finché il vermouth raggiunge una diluizione di 200C (trovate qui maggiori informazioni).
A questo punto aggiungete 14 cl di gin nel boston shaker e agitate nuovamente a lungo.
Svuotate i bicchieri dal ghiaccio e versate con lo strainer il prodotto nei bicchieri.
Spremete l'olio di un limone dalla buccia sul bordo del bicchiere per profumare (stringete una scorza di limone piegata a metà fra indice e pollice)
Sciacquate rapidamente le olive sotto l'acqua ed infilzatele facendole, alla fine, finire nel bicchiere.
Servitemelo IMMEDIATAMENTE.
P.S.: "maaa...?"
Zitti... sto bevendo.
venerdì 25 aprile 2014
sabato 19 aprile 2014
Sgombro Cantine
Capita di inciampare in una cottura che stupisce e conquista.
Bon, l'introduzione è deboluccia quindi andiamo avanti.
Per questa ricetta per due persone avrete bisogno di:
Due sgombri sfilettati (se non volete affrontare la bestia a mani nude usate guanti o chiedete al pescivendolo di operare al vostro posto)
Mezzo bicchiere di aceto bianco
Mezzo avocado
Un pezzo di zenzero feresco
Gomasio
Otto pomodorini maturi
Mezzo cipollotto
Pimento o All Spice o Pepe Giamaicano (pimenta dioica)
(no, il sale non serve)
Di ritorno dalla pescheria date un colpo di straccio al piano della cucina ed iniziamo.
Tagliate finemente il cipollotto.
Taglaite a metà i pomodorini (potete usare il trucco dei due piatti ed un coltello molto affilato come spiegato qui.)
Riducete a lamelle metà avocado (non deve essere molto maturo).
In una padella mettete l'aceto, un po' d'acqua, il mezzo cipollotto tagliato molto fine ed i pomodorini.
Grattugiate direttamente in padella un paio di cm di zenzero.
Se serve aggiungete pure dell'acqua (o un provvidenziale fumetto di pesce preparato con lische e teste e due verdurine).
Alzate la fiamma ed adagiate i filetti di sgombro con il lato della pelle verso il calore.
Spolverate un cucchiaio gomasio su tutto.
Mettete un coperchio e fate cuocere per 3 minuti: il centro dello sgombro deve essere rosa (Per evitare i problemi riportati dal principio di indeterminazione di Heisenberg utilizzo sempre coperchi di vetro. Shrödinger non avrebbe dovuto piangere il suo gatto se a quel tempo ci fossero stati i coperchi di vetro...)
Spegnete il fuoco e lasciate riposare con il coperchio per altri due minuti.
Servite con un giro d'olio.
Viva!
Post Scriptum ovvero "Cosa faccio se non trovo...":
-lo sgombro: va bene anche altro pesce azzurro, meglio se saporito (deve reggere la cipolla).
-Il Gomasio: fatevelo! Macinate in un mortaio semi di sesamo e il 5/10% di sale grosso.
-All Spice: mi spiace. Serve proprio.
Post Post Scriptum ovvero "Ma non potevi...":
-fare un soffritto? No: troppo pesante.
Bon, l'introduzione è deboluccia quindi andiamo avanti.
Per questa ricetta per due persone avrete bisogno di:
Due sgombri sfilettati (se non volete affrontare la bestia a mani nude usate guanti o chiedete al pescivendolo di operare al vostro posto)
Mezzo bicchiere di aceto bianco
Mezzo avocado
Un pezzo di zenzero feresco
Gomasio
Otto pomodorini maturi
Mezzo cipollotto
Pimento o All Spice o Pepe Giamaicano (pimenta dioica)
(no, il sale non serve)
Di ritorno dalla pescheria date un colpo di straccio al piano della cucina ed iniziamo.
Tagliate finemente il cipollotto.
Taglaite a metà i pomodorini (potete usare il trucco dei due piatti ed un coltello molto affilato come spiegato qui.)
Riducete a lamelle metà avocado (non deve essere molto maturo).
In una padella mettete l'aceto, un po' d'acqua, il mezzo cipollotto tagliato molto fine ed i pomodorini.
Grattugiate direttamente in padella un paio di cm di zenzero.
Se serve aggiungete pure dell'acqua (o un provvidenziale fumetto di pesce preparato con lische e teste e due verdurine).
Alzate la fiamma ed adagiate i filetti di sgombro con il lato della pelle verso il calore.
Spolverate un cucchiaio gomasio su tutto.
Mettete un coperchio e fate cuocere per 3 minuti: il centro dello sgombro deve essere rosa (Per evitare i problemi riportati dal principio di indeterminazione di Heisenberg utilizzo sempre coperchi di vetro. Shrödinger non avrebbe dovuto piangere il suo gatto se a quel tempo ci fossero stati i coperchi di vetro...)
Spegnete il fuoco e lasciate riposare con il coperchio per altri due minuti.
Servite con un giro d'olio.
Viva!
Post Scriptum ovvero "Cosa faccio se non trovo...":
-lo sgombro: va bene anche altro pesce azzurro, meglio se saporito (deve reggere la cipolla).
-Il Gomasio: fatevelo! Macinate in un mortaio semi di sesamo e il 5/10% di sale grosso.
-All Spice: mi spiace. Serve proprio.
Post Post Scriptum ovvero "Ma non potevi...":
-fare un soffritto? No: troppo pesante.
venerdì 11 aprile 2014
The Soup for the Rest of Us
Il coriandolo è un'erbetta strana. É scientificamente provato che ad una fetta della popolazione piace ed ad un'altra disgusta.
Io faccio parte del primo gruppo, quindi beccatevi la zuppa per quelli a cui piace.
Per sfamare due persone con questa zuppetta veloce vi serviranno:
- 300gr di Ceci sbollentati
- 300gr di Funghi misti
- un mazzetto di coriandolo
- Una carota
- Una cipolla
- mezza patata (opzionale)
- Peperoncino Fresco
- Olio EVO
- Lime
- Sale
- Del brodo vegetale (non dadi o brodi granulari, cortesemente)
Cambiatevi ed andiamo.
Preparate un battuto di sedano, carota e cipolla e mettete a scaldare il brodo.
Pulite e tagliuzzate i funghi a lamelle.
Se avete scelto di dare una consistenza più cremosa con una mezza patata, pelatela, tagliatela molto fina ed aggiungetela ai funghi.
Mettete un cucchiaio di olio in una casseruola e fate andare piano le verdure sminuzzate coprendole con un foglio di carta forno a contatto (in modo che non si carbonizzino). Se serve aggiungete pure un po' di brodo.
Prendete i ceci (che avrete messo a bagno una notte e cotto al vapore in pentola a pressione 10/12 minuti dal fischio) e metteteli nella pentola assieme ai funghi mescolandoli con il soffritto.
Aggiungete il brodo caldo e cuocete per una decina di minuti: in pratica dovete cuocere solo i funghi.
A cottura ultimata aggiustate di sale e frullate tutto con il frullatore ad immersione.
Se vi piace particolarmente liscia potete filtrarla.
Lavate e sminuzzate il coriandolo.
Servite la zuppa e cospargetela di coriandolo. Se vi piace potete aggiungere un giro d'olio extra vergine d'oliva, il peperoncino a fettine ed un po' di lime a fette sottili.
Viva!!
Post Scriptum. (E se non ho...)
-"...Il coriandolo": "Fate senza, secondo me anche Maggiorana o Rosmarino vanno bene".
-"...Funghi freschi": "Surgelati vanno bene".
-"...Ceci freschi": "Ceci in scatola no, vi prego. Basta prepararne tanti in una volta sola e metterli poi in congelatore per usarli quando vi servono".
-"...Brodo vegetale": "Usate l'acqua! Ripeto: NIENTE DADI!"
Post Post Scriptum. (Maaaa..)
-"...non posso usare il prezzemolo al posto del coriandolo?": "NO! Non puoi."
Io faccio parte del primo gruppo, quindi beccatevi la zuppa per quelli a cui piace.
Per sfamare due persone con questa zuppetta veloce vi serviranno:
- 300gr di Ceci sbollentati
- 300gr di Funghi misti
- un mazzetto di coriandolo
- Una carota
- Una cipolla
- mezza patata (opzionale)
- Peperoncino Fresco
- Olio EVO
- Lime
- Sale
- Del brodo vegetale (non dadi o brodi granulari, cortesemente)
Cambiatevi ed andiamo.
Preparate un battuto di sedano, carota e cipolla e mettete a scaldare il brodo.
Pulite e tagliuzzate i funghi a lamelle.
Se avete scelto di dare una consistenza più cremosa con una mezza patata, pelatela, tagliatela molto fina ed aggiungetela ai funghi.
Mettete un cucchiaio di olio in una casseruola e fate andare piano le verdure sminuzzate coprendole con un foglio di carta forno a contatto (in modo che non si carbonizzino). Se serve aggiungete pure un po' di brodo.
Prendete i ceci (che avrete messo a bagno una notte e cotto al vapore in pentola a pressione 10/12 minuti dal fischio) e metteteli nella pentola assieme ai funghi mescolandoli con il soffritto.
Aggiungete il brodo caldo e cuocete per una decina di minuti: in pratica dovete cuocere solo i funghi.
A cottura ultimata aggiustate di sale e frullate tutto con il frullatore ad immersione.
Se vi piace particolarmente liscia potete filtrarla.
Lavate e sminuzzate il coriandolo.
Servite la zuppa e cospargetela di coriandolo. Se vi piace potete aggiungere un giro d'olio extra vergine d'oliva, il peperoncino a fettine ed un po' di lime a fette sottili.
Viva!!
Post Scriptum. (E se non ho...)
-"...Il coriandolo": "Fate senza, secondo me anche Maggiorana o Rosmarino vanno bene".
-"...Funghi freschi": "Surgelati vanno bene".
-"...Ceci freschi": "Ceci in scatola no, vi prego. Basta prepararne tanti in una volta sola e metterli poi in congelatore per usarli quando vi servono".
-"...Brodo vegetale": "Usate l'acqua! Ripeto: NIENTE DADI!"
Post Post Scriptum. (Maaaa..)
-"...non posso usare il prezzemolo al posto del coriandolo?": "NO! Non puoi."
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domenica 6 aprile 2014
La mia Pasta con le Sarde
Caveat: questa NON E' "LA PASTA CON LE SARDE".
Trovarsi nel frigo una decina di sarde pulite e disliscate è un'ottima scusa per imbastire una veloce pasta, naturalmente se non le trovate già acconciate nel frigo potete scendere dal vostro pescivendolo favorito, comprarle e pulirle.
Se la volete fare per due persone, recuperate quanto segue:
Una decina di sarde pulite e aperte a libro.
Un mazzetto di aneto.
Spaghetti integrali.
Concentrato di pomodoro.
6/8 mandorle.
Olio EVO.
Gomasio.
Semi di lino.
Uno spicchio d'aglio.
Sale.
Avanti!
Prendete una casseruola sufficiente ad accogliere gli spaghetti distesi, e riempitela con tre dita di acqua leggermente salata.
Metteteci dentro gli spaghetti integrali (di buona qualità, mi raccomando).
Accendete il fuoco sotto la pentola e dedicatevi al resto.
Fate passare due minuti durante i quali potrete tagliare le mandorle e schiacciare uno spicchio d'aglio lasciandolo in camicia, quindi, su un altro fornello mettete una padella e con un pezzo di carta da cucina sporcate.
Mettete in padella aglio e mandorle assieme ad un cucchiaio di semi di lino.
Accendete a fuoco basso per evitare di bruciare tutto.
Se necessario aggiungete un mestolino d'acqua preso dagli spaghetti.
Mettete le sarde in padella appoggiando la pelle sul fondo (la pelle delle sarde, non la vostra). Fate andare un minuto sorvegliandole ed eventualmente aggiungete poca acqua.
Un pizzico pizzico di sale potrebbe starci bene a questo punto, ma non esagerate, invece 4 centimetri di concentrato di pomodoro ce li potete mettere tutti.
Spostate gli spaghetti in padella (sì, sono ancora crudi) e coprite con due o tre mestoli d'acqua e continuate la cottura della pasta così. Lasciate il fuoco acceso sotto la pentola dell'acqua perché potreste aver bisogno di aggiungere ancora acqua.
Sul tagliere sminuzzate l'aneto che vi servirà alla fine.
Quando gli spaghetti saranno abbastanza elastici iniziate a mescolare con una pinza ed a farli saltare. E' molto importante muoverli affinché si cuociano uniformemente ed in modo che rilascino più amido possibile (avete presente il risotto?).
Non preoccupatevi se le sarde si sbriciolano: deve essere così, altrimenti sarebbero impossibili da mangiare con gli spaghetti.
Quando l'occhio vi dice che la pasta è cotta assaggiatela ed aggiustate la sapidità con il gomasio (che dona anche una finitura appetitosa).
Chiudete con l'aneto e fate saltare per l'ultima volta.
Potete a questo punto impiattare e chiudere la preparazione con un giro d'olio EVO.
Viva!
Post Scriptum. (E se non ho...)
-"...Le mandorle": "I pinoli vanno bene".
-"...L'aneto": "Il finocchietto ci sta bene, ma anche la maggiorana o il timo".
-"...Sarde": "Sì, le alici vanno bene, altro pesce no".
-"...Concentrato di pomodoro": "Usate una manciata di pomodorini tagliati messi assieme all'aglio(che è meglio)"
Post Post Scriptum. (Maaaa...)
-"...Mia nonna non la faceva così!" "Tua nonna non faceva la MIA pasta con le sarde, spero".
-"...Mia nonna non la faceva così!"(alternate take) "Potevi imparare a farla da tua nonna".
-"...Perché i semi di lino?" "Perché li avevo e per la consistenza"
Trovarsi nel frigo una decina di sarde pulite e disliscate è un'ottima scusa per imbastire una veloce pasta, naturalmente se non le trovate già acconciate nel frigo potete scendere dal vostro pescivendolo favorito, comprarle e pulirle.
Se la volete fare per due persone, recuperate quanto segue:
Una decina di sarde pulite e aperte a libro.
Un mazzetto di aneto.
Spaghetti integrali.
Concentrato di pomodoro.
6/8 mandorle.
Olio EVO.
Gomasio.
Semi di lino.
Uno spicchio d'aglio.
Sale.
Avanti!
Prendete una casseruola sufficiente ad accogliere gli spaghetti distesi, e riempitela con tre dita di acqua leggermente salata.
Metteteci dentro gli spaghetti integrali (di buona qualità, mi raccomando).
Accendete il fuoco sotto la pentola e dedicatevi al resto.
Fate passare due minuti durante i quali potrete tagliare le mandorle e schiacciare uno spicchio d'aglio lasciandolo in camicia, quindi, su un altro fornello mettete una padella e con un pezzo di carta da cucina sporcate.
Mettete in padella aglio e mandorle assieme ad un cucchiaio di semi di lino.
Accendete a fuoco basso per evitare di bruciare tutto.
Se necessario aggiungete un mestolino d'acqua preso dagli spaghetti.
Mettete le sarde in padella appoggiando la pelle sul fondo (la pelle delle sarde, non la vostra). Fate andare un minuto sorvegliandole ed eventualmente aggiungete poca acqua.
Un pizzico pizzico di sale potrebbe starci bene a questo punto, ma non esagerate, invece 4 centimetri di concentrato di pomodoro ce li potete mettere tutti.
Spostate gli spaghetti in padella (sì, sono ancora crudi) e coprite con due o tre mestoli d'acqua e continuate la cottura della pasta così. Lasciate il fuoco acceso sotto la pentola dell'acqua perché potreste aver bisogno di aggiungere ancora acqua.
Sul tagliere sminuzzate l'aneto che vi servirà alla fine.
Quando gli spaghetti saranno abbastanza elastici iniziate a mescolare con una pinza ed a farli saltare. E' molto importante muoverli affinché si cuociano uniformemente ed in modo che rilascino più amido possibile (avete presente il risotto?).
Non preoccupatevi se le sarde si sbriciolano: deve essere così, altrimenti sarebbero impossibili da mangiare con gli spaghetti.
Quando l'occhio vi dice che la pasta è cotta assaggiatela ed aggiustate la sapidità con il gomasio (che dona anche una finitura appetitosa).
Chiudete con l'aneto e fate saltare per l'ultima volta.
Potete a questo punto impiattare e chiudere la preparazione con un giro d'olio EVO.
Viva!
Post Scriptum. (E se non ho...)
-"...Le mandorle": "I pinoli vanno bene".
-"...L'aneto": "Il finocchietto ci sta bene, ma anche la maggiorana o il timo".
-"...Sarde": "Sì, le alici vanno bene, altro pesce no".
-"...Concentrato di pomodoro": "Usate una manciata di pomodorini tagliati messi assieme all'aglio(che è meglio)"
Post Post Scriptum. (Maaaa...)
-"...Mia nonna non la faceva così!" "Tua nonna non faceva la MIA pasta con le sarde, spero".
-"...Mia nonna non la faceva così!"(alternate take) "Potevi imparare a farla da tua nonna".
-"...Perché i semi di lino?" "Perché li avevo e per la consistenza"
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